Tutti in fila
per cercare regali
a buon prezzo
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Nuovo anno di Madre Teresa di Calcutta Cosa posso dirvi per aiutarvi a vivere meglio in questo anno? Sorridetevi gli uni gli altri; sor...
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| Penelope ♥ |
Il piano, che è stato presentato attraverso una lettera inviata ai leader europei in vista della riunione del Consiglio europeo del 6 marzo 2025, ha l'obiettivo di investire fino a 800 miliardi di euro per rafforzare l'infrastruttura di difesa europea in risposta alle minacce geopolitiche dovute in particolare alla guerra in Ucraina e alle incertezze sul sostegno militare degli Stati Uniti d'America.È stato poi approvato dal parlamento europeo il 12 marzo.
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| Udine |
Molte città e paesi del mondo si stanno preparando per il Natale, decorando strade, piazze e case con luci e addobbi tipici. La stagione pre-natalizia vede l'allestimento di mercatini, l'installazione di grandi alberi luminosi e la creazione di un'atmosfera festosa.
Decorazioni festive: Le città e i paesi si addobbano con luci, ghirlande, presepi e alberi di Natale.
Creature diaboliche e spiriti dei boschi emergono nell’oscurità, seguendo San Nicolò, il santo buono. Egli chiama i bambini, ascolta una preghiera e dona un piccolo regalo. I Krampus, invece, si aggirano tra la folla ammonendo i più discoli.
Una tradizione antica, suggestiva e viva ancora oggi.
Con questo freddo è l'ideale per scaldarsi!
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| disegno di Emilio Cencich |
Per questo, lo scorso 22 novembre, nove residenti dei paesi dell’alto corso del fiume – sia in Italia che in Slovenia –, hanno dato vita all’associazione ‘Abitanti della Val Judrio – Prebivalci Idrijske doline’. Il fine, ci spiega il presidente Giulio Bisesi, è quello di proteggere il fragile ecosistema della valle, dei corsi d’acqua, della biodiversità animale e vegetale. “Negli ultimi anni, con la diffusione dei social network, – ci dice Bisesi –l’afflusso di persone è in costante aumento. Di per sé questo non sarebbe un problema, anzi è un bene che il valore di questo paesaggio venga riconosciuto e che le persone possano visitarlo. La situazione va però regolamentata.” Ogni settimana, ci dice, raccoglie personalmente diversi sacchi di immondizia lasciati sulle sponde del fiume. L’uso di prodotti chimici dei bagnanti (anche solo i collari antipulci dei cani) compromette pesantemente la qualità dell’acqua, con ovvie ripercussioni sulle specie animali che lo abitano. Inoltre, aggiunge il presidente della nuova associazione, negli ultimi tempi si assiste a un crescente afflusso di mezzi a motore. Lo scorso anno lungo il corso del fiume, fra boschi e radure, si sono ritrovati più di 200 motociclisti. Un danno per le viabilità, per gli animali, per le uova dell’ululone dal ventre giallo, una rana la cui presenza in Italia è considerata a rischio sopravvivenza. Che lì, nell’alta valle del Judrio, depone le uova quasi esclusivamente nelle pozze della strada bianca che costeggia la riva del fiume.
L’associazione, già nello statuto, ha anche individuato uno strumento di tutela che ai nostri lettori dovrebbe suonare familiare: fra le finalità, infatti, c’è quella di istituire un biotopo naturale.
Un riconoscimento giuridico regionale che potrebbe regolamentare la pressione antropica sul territorio. Senza vietarla, ma informando adeguatamente i visitatori sui comportamenti da tenere, consentendo le attività che possono mantenere l’equilibrio del territorio, limitando quelle che possano comprometterne la sopravvivenza. “Un riconoscimento necessario – chiosa Bisesi – visto che le valli ‘pulite’ come questa, non in montagna, sono rarissime. Se dovesse diventare un parco giochi, come sta rischiando di diventare, perderemmo una perla, per cui noi siamo disposti a lottare con le unghie e con i denti”.
Le amministrazioni comunali di Stregna e Kanal ob Soči, abbiamo appurato, concordano sul fatto che la l’alta valle del Judrio necessiti di una qualche forma di tutela. Anche se resta aperta la questione delle diverse normative che disciplinano la materia nei due Stati.
Lo statuto dell’associazione si riferisce al territorio – sulle due sponde – compreso fra le frazioni di Melina e Clabuzzaro.
Il biotopo che viene proposto sarebbe quindi il secondo sul territorio comunale di Stregna, visto che, più in alto, nel 2019 è stato istituito quello dei ‘Prati di Tribil Inferiore – Dolenji Tarbij’. Già nel corso dell’estate, le amministrazioni comunali di Pulfero e Torreano hanno mosso i primi passi per l’istituzione di due biotopi, sul monte Joanaz e sul Kraguenca. Quindi proprio su quei prati su cui pende la spada di Damocle del progetto per il grande parco eolico ‘Pulfar’. L’idea di istituire lì un biotopo, inoltre, era anche uno dei punti della petizione promossa dal Comitato Proteggiamo il Craguenza / Zaščitimo Kraguojnco, sottoscritta da più di 3mila cittadini e consegnata in Consiglio regionale a Trieste lo scorso 29 ottobre.
Le iniziative si muovono tutte nella direzione di quella che potrebbe essere una novità legislativa: la Regione sta infatti predisponendo una revisione delle leggi che disciplinano le aree naturali tutelate e dovrebbe introdurre una nuova forma di salvaguardia: ‘la rete di biotopi’, una sorta di forma di tutela intermedia fra parco regionale e singolo biotopo.
dal Novi Matajur