Venticinque letti erano stati ricavati all’interno di un’ex trattoria, trasformata di fatto in un alloggio abusivo. È quanto ha scoperto la Polizia di Stato di Udine a San Giovanni al Natisone, durante un controllo effettuato ieri pomeriggio.
L’intervento è scattato in seguito alle segnalazioni di un insolito via vai notturno di cittadini stranieri da un edificio di via Roma. All’interno dello stabile, chiuso da anni come attività di ristorazione, gli agenti hanno accertato la presenza di dieci camere distribuite su due piani, con 25 posti letto utilizzati. Le condizioni igienico-sanitarie sono apparse precarie.
Durante il controllo sono stati identificati tredici cittadini extracomunitari, tutti regolarmente soggiornanti in Italia, ma nessuno di loro residente o domiciliato ufficialmente nell’immobile. La Questura ha quindi interessato gli uffici del Comune per verificare l’agibilità della struttura. Sono in corso ulteriori accertamenti sulle eventuali comunicazioni di ospitalità o cessione di fabbricato.
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Va a trovare il fratello e lo trova riverso a terra in casa senza vita, probabilmente a causa di un infarto, mentre è attorniato dai suoi cani affamati. E’ successo a Resia: a morire è stato Flavio Micelli, 66 anni, ex forestale. Viveva da solo nella sua casa di località Tigo: l’ipotesi è che fosse morto da diversi giorni, viste le condizioni di deperimento fisico dei suoi cani. Sul corpo dell’uomo verrà svolta un’autopsia, che dovrà chiarire non solo le ragioni del decesso, ma anche se i suoi animali a causa della fame lo abbiano morso.
Sconvolta la comunità, dove Micelli era molto conosciuto: la sua famiglia aveva gestito lo storico mulino sul torrente Resia.
Flavio Micelli, che non era sposato, lascia i tre fratelli e i nipoti.


