il Friuli

il Friuli

traduttore✅

PAGINE cookie privacy policy✅

Lettori fissi

Cerca nel blog

descrizione

descrizione

Lettori fissi

BOŽIČ


domenica 30 novembre 2025

ReArm Europe

 


ReArm Europe (lett. "Riarmare l'Europa", chiamato anche Rearm EU o Readiness 2030, è un piano di difesa militare comunitario proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 4 marzo 2025 e volto a rafforzare le capacità militari dell'Unione europea.

Il piano, che è stato presentato attraverso una lettera inviata ai leader europei in vista della riunione del Consiglio europeo del 6 marzo 2025, ha l'obiettivo di investire fino a 800 miliardi di euro per rafforzare l'infrastruttura di difesa europea in risposta alle minacce geopolitiche dovute in particolare alla guerra in Ucraina e alle incertezze sul sostegno militare degli Stati Uniti d'America.È stato poi approvato dal parlamento europeo il 12 marzo.

continua https://it.wikipedia.org/wiki/ReArm_Europe

ASPETTANDO NATALE


Udine



 Molte città e paesi del mondo si stanno preparando per il Natale, decorando strade, piazze e case con luci e addobbi tipici. La stagione pre-natalizia vede l'allestimento di mercatini, l'installazione di grandi alberi luminosi e la creazione di un'atmosfera festosa. 

Decorazioni festive: Le città e i paesi si addobbano con luci, ghirlande, presepi e alberi di Natale.

  • Mercatini di Natale: Vengono allestiti mercatini dove si vendono decorazioni, artigianato e specialità gastronomiche natalizie.

PROVERBIO FRIULANO


 Il proverbio friulano

A Sant’Andree il purcìt su le bree. A Sant’Andrea il maiale sul tavolaccio perché inizia il tempo della macellazione (30 novembre)

SFILATA DI KRAMPUS A MALBORGHETTO/NABORJET OVČJA VAS



 Ogni anno, al tramonto del 5 dicembre, un’atmosfera magica e inquietante avvolge i villaggi alpini. Mentre le ombre si allungano, dai boschi si iniziano a sentire i primi suoni cupi: sono i campanacci che risuonano tra gli alberi. I Krampus stanno arrivando!

Creature diaboliche e spiriti dei boschi emergono nell’oscurità, seguendo San Nicolò, il santo buono. Egli chiama i bambini, ascolta una preghiera e dona un piccolo regalo. I Krampus, invece, si aggirano tra la folla ammonendo i più discoli.
Una tradizione antica, suggestiva e viva ancora oggi.







sabato 29 novembre 2025

MINESTRA DI FAGIOLI E BROVADA (RAPE INACIDITE)



 Con questo freddo è l'ideale per scaldarsi!


MINESTRA DI FAGIOLI E BROVADA

di Lucia Pertoldi
Oggi riprendiamo il nostro viaggio fra le vecchie minestre, abbiamo già incontrato quella di fagioli e poi quella di “fagioli e viscje”, la misteriosa “uite” e la riscoperta “minestra di brovadâr”.
Oggi vedremo la minestra di “fagioli e brovada”, dei fagioli sappiamo già molto così non ci rimane che approfondire, almeno un po’, l’ingrediente “brovada”.
Il Cibario del Friuli Venezia Giulia, l’Atlante dei prodotti della tradizione, curato dall’E.R.S.A., sulla Brovada scrive: “Quasi certamente non esiste un prodotto tradizionale più friulano della Brovada, irreperibile nei ricettari di qualsiasi altra Regione”. Per il Nuovo Pirona, il vocabolario friulano, la Brovada è “cibo popolare, assai comune in Friuli, fatto di rape inacetite e conservate in un tino con vinacce acide e acqua, quindi ridotte in filamenti mediante il grati”.
La Brovada dunque è preparazione antica e come succede spesso in questi casi, innumerevoli sono le ricette che la vedono protagonista. Fra le tante ho scelto una: la “Mignestre di fasùi e brovade” , faceva parte di un corso di cucina friulana, tenuto parecchi anni fa a Udine, dalle brave maestre di cucina Gianna Modotti e Rosetta Pasut.
La ricetta: in una capace pentola mettete 250 gr di fagioli, ammollati per una notte, 2 patate intere sbucciate, 1 gambo di sedano, 1 cipolla, uno spicchio di aglio, 1 foglia di alloro, 100 gr di pancetta affumicata in un unico pezzo, due cucchiai di olio, coprite con 1,5 litri di acqua fredda.
Cuocete a fuoco basso per circa un’ora e mezza o più, fino a cottura dei fagioli, salate alla fine. Intanto in un tegame a parte cucinate 300 gr di brovada insieme a una foglia di alloro, uno spicchio di aglio, altri 100 gr di pancetta, sale, pepe. Coprite con acqua fredda e portate a cottura finchè l’acqua è evaporata.
Passate al passaverdura circa metà fagioli, le patate e il resto della verdura, rimettete il tutto nella pentola, aggiungete la brovada e proseguite la cottura per ancora una mezz’ora circa, aggiustate di pepe e sale.
Servite la minestra riposata, con la pancetta tagliata a fette e servita a parte.
da Vita nei campi
buon appetito!

Civiltà friulana

 

disegno di Emilio Cencich


Polentine cjalde,
polentine frede,
polentine rustide,
stantice plui di nûf dîs.
A cui che i plâs cjalde
a cui che i plâs frede
a cui che i plâs rustide,
ma stantice* plui di nûf dîs.
In “Fruts pal mont…”
*Stantice = rafferma
polente la Soluzion:
Induvine induvinacul:
O ai une bree
che e clame dongje
dute la famee.

venerdì 28 novembre 2025

Nasce l’associazione che propone l’istituzione di un biotopo


 Erano i giorni dell’ultima luna piena dell’estate 2016. L’alta valle del Judrio, uno scrigno di biodiversità incontaminato e poco conosciuto anche da quanti abitano a ridossodel confine, ebbe il suo momento di popolarità inatteso. Il raduno hippie della Rainbow family di quei giorni innescò una (piuttosto inutile) polemica agostana. Dirette delle tv private e di Stato, paginoni dei quotidiani più diffusi perché al raduno era tollerato il nudismo. L’attenzione mediatica si spense prima che il raduno terminasse. Ma, in seguito, l’alto corso del Judrio, con i gamberi di fiume, le pozze e le cascate, è diventato meta di un numero crescente di visitatori. Ad oggi, però, il territorio che si trova nei comuni di Stregna e, di là del confine, Kanal ob Soči, non gode di nessuna forma di tutela.

Per questo, lo scorso 22 novembre, nove residenti dei paesi dell’alto corso del fiume – sia in Italia che in Slovenia –, hanno dato vita all’associazione ‘Abitanti della Val Judrio – Prebivalci Idrijske doline’. Il fine, ci spiega il presidente Giulio Bisesi, è quello di proteggere il fragile ecosistema della valle, dei corsi d’acqua, della biodiversità animale e vegetale. “Negli ultimi anni, con la diffusione dei social network, – ci dice Bisesi –l’afflusso di persone è in costante aumento. Di per sé questo non sarebbe un problema, anzi è un bene che il valore di questo paesaggio venga riconosciuto e che le persone possano visitarlo. La situazione va però regolamentata.” Ogni settimana, ci dice, raccoglie personalmente diversi sacchi di immondizia lasciati sulle sponde del fiume. L’uso di prodotti chimici dei bagnanti (anche solo i collari antipulci dei cani) compromette pesantemente la qualità dell’acqua, con ovvie ripercussioni sulle specie animali che lo abitano. Inoltre, aggiunge il presidente della nuova associazione, negli ultimi tempi si assiste a un crescente afflusso di mezzi a motore. Lo scorso anno lungo il corso del fiume, fra boschi e radure, si sono ritrovati più di 200 motociclisti. Un danno per le viabilità, per gli animali, per le uova dell’ululone dal ventre giallo, una rana la cui presenza in Italia è considerata a rischio sopravvivenza. Che lì, nell’alta valle del Judrio, depone le uova quasi esclusivamente nelle pozze della strada bianca che costeggia la riva del fiume.



L’associazione, già nello statuto, ha anche individuato uno strumento di tutela che ai nostri lettori dovrebbe suonare familiare: fra le finalità, infatti, c’è quella di istituire un biotopo naturale.

Un riconoscimento giuridico regionale che potrebbe regolamentare la pressione antropica sul territorio. Senza vietarla, ma informando adeguatamente i visitatori sui comportamenti da tenere, consentendo le attività che possono mantenere l’equilibrio del territorio, limitando quelle che possano comprometterne la sopravvivenza. “Un riconoscimento necessario – chiosa Bisesi – visto che le valli ‘pulite’ come questa, non in montagna, sono rarissime. Se dovesse diventare un parco giochi, come sta rischiando di diventare, perderemmo una perla, per cui noi siamo disposti a lottare con le unghie e con i denti”. 

Le amministrazioni comunali di Stregna e Kanal ob Soči, abbiamo appurato, concordano sul fatto che la l’alta valle del Judrio necessiti di una qualche forma di tutela. Anche se resta aperta la questione delle diverse normative che disciplinano la materia nei due Stati. 

Lo statuto dell’associazione si riferisce al territorio – sulle due sponde – compreso fra le frazioni di Melina e Clabuzzaro. 

Il biotopo che viene proposto sarebbe quindi il secondo sul territorio comunale di Stregna, visto che, più in alto, nel 2019 è stato istituito quello dei ‘Prati di Tribil Inferiore – Dolenji Tarbij’. Già nel corso dell’estate, le amministrazioni comunali di Pulfero e Torreano hanno mosso i primi passi per l’istituzione di due biotopi, sul monte Joanaz e sul Kraguenca. Quindi proprio su quei prati su cui pende la spada di Damocle del progetto per il grande parco eolico ‘Pulfar’. L’idea di istituire lì un biotopo, inoltre, era anche uno dei punti della petizione promossa dal Comitato Proteggiamo il Craguenza / Zaščitimo Kraguojnco, sottoscritta da più di 3mila cittadini e consegnata in Consiglio regionale a Trieste lo scorso 29 ottobre.

Le iniziative si muovono tutte nella direzione di quella che potrebbe essere una novità legislativa: la Regione sta infatti predisponendo una revisione delle leggi che disciplinano le aree naturali tutelate e dovrebbe introdurre una nuova forma di salvaguardia: ‘la rete di biotopi’, una sorta di forma di tutela intermedia fra parco regionale e singolo biotopo.

dal Novi Matajur

lunedì 24 novembre 2025

Finding Freedom (Troverò la libertà) di Wadia Samadi

 





Mi sveglio ogni mattina progettando la mia fuga
Ma che ne sarà dei miei figli?
Chi mi crederà?
Chi mi darà una casa?
Passano gli anni e io sto ancora aspettando
Quando finirà tutto questo?

Il mio trucco non copre il mio viso livido
Il mio sorriso non nasconde il mio volto tirato.
Eppure, nessuno viene ad aiutarmi
Dicono: andrà meglio
Dicono: non parlarne
Dicono: questo era il mio destino
Dicono: una donna deve tollerare
I panni sporchi si lavano in famiglia, dicono.
Quando finirà tutto questo?

Ancora una volta, trascina il mio corpo sul pavimento.
Mi soffoca e io lo imploro di non uccidermi.
Ancora una volta, pretende il mio silenzio
Ancora una volta mi dice che non merito di vivere.

Ne ho avuto abbastanza
Non voglio tacere
Vivrò
Troverò la libertà
Tutto questo finirà oggi.

(trad. Libreriamo)

***********************


La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dall'Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.

Proverbio friulano


 Il proverbio friulano

Cui c’al ûl la ocje fine, la compri Sante Caterine. Chi vuole l’oca buona la comperi santa Caterina, che si festeggia martedì 25 novembre

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

MANDI

MANDI
saluti friulani

scarpez

scarpez
calzature fiulane tipiche di un tempo

Regeni

Regeni

descrizione del blog

In questo blog parlerò della Benečija (Slavia veneta o Beneška Slovenija) dove un tempo si parlava lo sloveno e ora sta scomparendo.Spero che l'argomento sia di vostro interesse.

traffico

AI VISITATORI

Ai visitatori-obiskovalcem Gentile visitatore e visitatrice di questo blog,ti ringrazio per l’attenzione che mi dedichi, è proprio la tua attenzione che mi motiva nel mio lavoro di blogger. Sono rimasta stupita dell'alto numero di visite, puoi collaborare pienamente a far vivere e migliorare questo blog con dei commenti che per me sono molto preziosi.

contdown natale

Classifica città più vivibili (Sole 24 ore)

  Qualità della vita: 1  Trento è la provincia italiana in cui si vive meglio.   2  Bolzano   3  Udine

Archivio blog

commenti recenti