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mercoledì 12 novembre 2025

AURORA BOREALE IN FRIULI


 Stanotte 12 novembre, si è verificata una forte tempesta magnetica che ha raggiunto anche il bellunese, dove si è manifestata l'Aurora Boreale. Il fenomeno è iniziato verso le 2.30 per concludersi all'alba, quando il chiarore ha cancellato le residue "luci del nord" rimaste in cielo. Straordinario lo spettacolo, con l'ambiente illuminato dalla Luna ed un evidente color rossiccio, ben rilevabile ad occhio nudo, a colorare il cielo del nord sopra le montagne. Anche stavolta ho condiviso l'esperienza con mio figlio Simone. Una nottata insonne, passata al freddo, con negli occhi il meraviglioso fenomeno. da fb


lunedì 10 novembre 2025

Il Trattato di Osimo


 Il Trattato di Osimo, firmato il 10 novembre 1975 tra Italia e Jugoslavia, ha stabilito in modo definitivo il confine tra i due paesi nella zona dell'ex Territorio Libero di Trieste, risolvendo la disputa territoriale sorta nel dopoguerraIl trattato ha ufficializzato la divisione in base al Memorandum di Londra del 1954, con la Zona A (Trieste e dintorni) assegnata all'Italia e la Zona B (parte dell'Istria) alla Jugoslavia. La firma ha posto fine a una lunga fase di ambiguità legale e ha anche previsto accordi per la cooperazione economica tra i due stati.  

Contesto storico: 
Il trattato si inserisce nel contesto del dopoguerra, conclusosi con il Trattato di pace di Parigi del 1947, che aveva già ceduto gran parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia e istituito il Territorio Libero di Trieste (TLT). 
  • Divisione territoriale: 
    Il TLT non si era mai costituito e la gestione dei poteri civili era stata affidata all'Italia (Zona A) e alla Jugoslavia (Zona B) nel 1954, secondo il Memorandum di Londra. 
  • Finalità: 
    Il Trattato di Osimo ha reso definitiva questa divisione de facto, ponendo fine alla questione del confine adriatico che aveva generato forti tensioni. 
  • Accordi correlati: 
    Oltre al trattato sulla frontiera, è stato firmato anche un accordo per promuovere la cooperazione economica. 
  • Accoglienza: 
    La firma suscitò proteste a Trieste, soprattutto da parte degli esuli istriani, che speravano in un ritorno della Zona B all'Italia, e critiche per alcuni aspetti economici del trattato, come il progetto di una zona franca industriale che non fu mai realizzato. 
  • Efficacia: 
    Il trattato è entrato in vigore nel 1977 e ha continuato ad essere valido anche dopo la dissoluzione della Jugoslavia, con l'Italia che ha riconosciuto Slovenia e Croazia come successori degli impegni internazionali della Jugoslavia. 

domenica 9 novembre 2025

Putin caccia Lavrov dal Cremlino

ESTATE DI SAN MARTINO IN ARRIVO

 

dal web

La leggenda di San Martino 

La prima decade di novembre è da sempre caratterizzata da un bizzarro fenomeno climatico, la cosiddetta estate di San Martino. Infatti capita spesso che nei giorni immediatamente precedenti e successivi al 11 novembregiorno di San Martino, il clima torni a essere improvvisamente mite, per poi peggiorare subito dopo. La leggenda di San Martino racconta in modo pittoresco il perché di quest’ultimo palpito d’estate prima dell’inizio dell’inverno.

Martino di Tours era nato nell’attuale Ungheria, nel IV secolo dopo Cristo. Prima di essere un vescovo e successivamente essere proclamato Santo, Martino era un soldato romano e prestava servizio nella guardia imperiale. La leggenda di San Martino racconta di come una sera, durante una delle ronde di sorveglianza che era tenuto a eseguire, Martino incontrò un mendicante infreddolito, coperto solo da pochi stracci. La notte era davvero fredda, il cielo grondava pioggia, e il soldato fu impietosito da quel miserabile che tremava e che sicuramente sarebbe morto prima dell’alba. Così, senza esitare, si sfilò il mantello bianco che simboleggiava la sua appartenenza alla guardia imperiale, e con la spada lo tagliò a metà, consegnandone una parte al poveretto. In quel momento la pioggia smise di cadere, le nubi si aprirono, e un tepore innaturale si sprigionò tutt’intorno, come se il cielo gioisse per la pietà e la generosità di quel giovane soldato. dal web

Martino di Tours (in latino MartinusSabaria316 circa – Candes8 novembre 397) è stato un vescovo e militare romano di origine pannona del IV secolo.

Originario della Pannonia, nell'odierna Ungheria, esercitò il suo ministero nella Gallia del tardo impero romano. Tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica, è venerato anche da quella ortodossa e da quella copta. Si celebra l'11 novembre, giorno dei suoi funerali avvenuti nell'odierna Tours. È considerato uno dei grandi santi della Gallia insieme a DionigiLiborioPrivatoSaturninoMarzialeFerreolo e Giuliano. In Italia vi sono oltre 900 chiese a lui dedicate.È uno dei fondatori del monachesimo in Occidente.

Biografia

Martino nacque a Sabaria Sicca. Il padre, tribuno militare della legione, gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Ancora bambino si trasferì coi genitori a Pavia, dove suo padre aveva ricevuto un podere in quanto ormai veterano, e in quella città trascorse l'infanzia. A dieci anni fuggì di casa per due giorni che trascorse in una chiesa (probabilmente a Pavia).

Nel 331 un editto imperiale obbligò tutti i figli di veterani ad arruolarsi nell'esercito romano. Fu reclutato nelle Scholae imperiali, corpo scelto di 5 000 unità perfettamente equipaggiate: disponeva quindi di un cavallo e di uno schiavo. Fu inviato in Gallia, presso la città di Amiens, nei pressi del confine, e lì passò la maggior parte della sua vita da soldato. Faceva parte, all'interno della Guardia Imperiale, di truppe non combattenti che garantivano l'ordine pubblico, la protezione della posta imperiale, il trasferimento dei prigionieri o la sicurezza di personaggi importanti. da wikipedia


POESIA



IN SLOVENIJA

Tra gli aspetti più noti della festa di San Martino è senz’altro la maturazione del mosto che, secondo la tradizione, intorno all’11 novembre si trasforma in vino nuovo, come recita il famoso proverbio: “A San Martino ogni mosto diventa vino”.https://www.blogger.com/blog/post/edit/3648474924640819327/7604550557654662544



citazione

 


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