-->

traduttore

il Friuli

il Friuli
friuli

Cerca nel blog

Lettori fissi

Regeni

Regeni

descrizione del blog

In questo blog parlerò della Benečija (Slavia veneta o Beneška Slovenija) dove un tempo si parlava lo sloveno e ora sta scomparendo.Spero che l'argomento sia di vostro interesse.

basta guerre!

basta guerre!

lunedì 3 novembre 2025

NOVEMBRE

 FUSINE LAGHI

da fb di Altinier Alessandro





VINCENZO CARDARELLI

NOVEMBRE

C'è un giorno che tutte le formiche escono dal bosco
a fare il fascio per l'invernata.
Sopraggiungono, di lì a poco,
le lunghe piogge autunnali,
simili a un gran pianto dirotto, interminabile.
 
È un pianto che sgorga a fiumi, a torrenti,
fa crescere il lago, solca le strade, rovina i ponti
e dilaga per i campi ostinatamente verdi.
I muri si ricoprono di vellutina.
 
Quando più nessuno se l'aspetta,
un sole freddoloso, più prezioso dell'oro vecchio,
torna poi, ogni mattina,
a trovare le foglie gialle d'acacia
che piovono ancora sui davanzali,
le foglie secche dei platani
che il vento trascina lungo i viali.
 
(da Poesie, 1957)

.

lettera ai bambini


 

domenica 2 novembre 2025

Pier Paolo Pasolini





 «E io ritardatario sulla morte, in anticipo sulla vita vera, bevo l'incubo della luce come un vino smagliante.»

Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922  Ostia, 2 novembre 1975) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore, pittore e drammaturgo italiano, considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.

Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della società dei consumi allora nascente in Italia (in tal senso definì i membri della borghesia italiana "bruti stupidi automi adoratori di feticci"), così come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti (definì questi ultimi "figli di papà" e il Sessantotto un evidente episodio di "sacro teppismo di eletta tradizione risorgimentale"). Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.

approfondisci https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Paolo_Pasolini


“Alla mia nazione” di Pier Paolo Pasolini: testo

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico,
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto il male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

Proverbi della settimana



 Il proverbio friulano

Se di Novembar no tu varǎs arǎt, dut ‘l a tu tribularǎs. Se per novembre non avrai arato, tutto l’anno tribolerai

L'ASSURDITA' DEI CONFINI

 




Cimitero di Merna/Miren

One of the new border crossings was created close to the civilian cemetery of Miren and, as in the case of the barn in Via del Rafut, it became a symbol of the artificial creation of the border after 1947.

Uno dei nuovi confini venne costruito a ridosso del cimitero civile di Merna, e come nel caso della casa separata dalla stalla di Via del Rafut, è uno dei simboli della creazione artificiosa del confine dopo il 1947, una divisione fatta a volte senza valutare in maniera approfondita le possibili conseguenze a livello sociale. 

Il cimitero infatti venne diviso in due da una rete metallica, che ne attribuiva la propietà per metà alla Jugoslavia e per metà all'Italia. Solo in seguito, grazie ad un accordo fra i due Stati, il campo santo passò interamente alla Jugoslavia e la linea di confine venne spostata a ridosso del muro perimetrale.
Oggi la rete non esiste, ma sono ancor visibili ed identificabili i vari cippi confinari di colore bianco che evidenziano la linea di confine. 

dal web



Merna è situata alle pendici settentrionali del Carso, lungo le rive del fiume Vipacco che qui riceve in destra idrografica le acque del torrente Vertoibizza(Vrtojbica).

La località sorge lungo il confine tra l'Italia e la Slovenia ed è costituita anche dagli agglomerati di Japnišče, Staro Mesto e a sud-est dell'insediamento, sul Monte Grado, il Santuario della Madonna Addolorata di Merna (cerkev Žalostne Matere Božje).

sabato 1 novembre 2025

OCIKANA



Stasera per tradizione si mangia l'OCIKANA
ocikana (da Oci occhi che si formano friggendo il burro)


Bisogna preparare la polenta che va fatta più morbida di quella che si fa di solito. Si può usare la farina bianca con un pugno di quella gialla. A parte si deve far sciogliere, intanto, un bel po’ di burro. A parte, ancora, si mette del latte a scaldare con l’aggiunta di sale».

Una volta cotta la polenta, si prende una terrina ampia e si comincia a preparare la Ocikana a strati. È da questa terrina, molto capiente, che poi la pietanza sarà mangiata dai componenti della famiglia durante la sera del primo novembre.

«Con il cucchiaio si trasforma la polenta in una sorta di gnocchetti. Tra uno strato e l’altro di gnocchetti si sparge il latte e si cosparge con il formaggio tagliato fino, grattugiato. Si possono usare insieme formaggio fresco e quello stagionato, più saporito. Fatti un po’ di strati, a piacere, si procede con il burro: fatto colorire senza bruciarlo, va messo sopra l’ultimo strato. La Ocikana è pronta».

La pietanza non va mangiata tutta, si lascia una parte nella terrina, sulla tavola, per la notte: al calare del buio, si dice, le anime dei morti che si ridestano per Ognissanti potranno cibarsene, nel loro breve viaggio di ritorno nel mondo dei vivi, concesso loro solo per questa notte così particolare.

«Si tratta di un piatto molto calorico, che dà molta energia, mangiato tutti insieme per affrontare, nei mesi già freddi, il duro lavoro nei campi e più spesso nei boschi». Ad accompagnare la polenta condita, che ancora oggi preparano tutte le famiglie dell’Alta Val Torre, poteva esserci, raramente, del vino. «Ognuno aveva una vigna fuori casa e il vino, seppure poco come quantità, faceva parte delle tradizioni della tavola – spiega Franca –; era un vino spesso acido, che si beveva subito perché non si conservava per molto tempo». (Paola Treppo)

Na praznik Vseh svetnikov in na dan Vernih duš je v gornji Terski dolini še živa navada, da pripravljajo ocikano. O tem nam je povedala domačinka Franca Sinicco, ki je stara 57 let.

Ocikana je mehka polenta iz koruznega in pšeničnega zdroba, ki je najprej rezana na kose, nato zabeljena z mlekom in potem posuta z ribanim dozorjenim sirom ter popraženim maslom. Nekaj ocikane so nekoč po hišah pustili za duše, ki so se na Vahte vrnile med živimi.

buon appetito!!!

Il proverbio friulano della settimana

 




Il proverbio friulano della settimana di Vita nei campi “Pal dì dai sants, la siarpe e i guants” ovvero per il giorno dei Santi la sciarpa e i guanti, una volta iniziava a fare veramente freddo


BUON 1 NOVEMBRE

 


la polenta


 Era un cerimoniale ...non c'era fretta ...e quando era cotta tutti in tavola ...e attorno a quel tagliere fumante ognuno raccontava la propria giornata ...e quando tutto era finito, salivi le scale per andare a dormire...

Ah dimenticavo ...sempre il segno della croce sulla polenta col filo prima di tagliarla ...
Da: Il mio Friuli Franco Celotti

venerdì 31 ottobre 2025

OGGI IN SLOVENIJA E' LA FESTA DELLA RIFORMA

Primož Trubar



 Oggi, 31 ottobre, in Slovenia è festa nazionale!

🇸🇮🇸🇮🇸🇮
Ma cosa si festeggia? ❓
All "giorno della riforma (protestante)".
Ma gli sloveni non sono cattolici ? ❓
+ Per la stragrande maggioranza sì, infatti ci fu poi la controriforma che ristabili il cattolicesimo, ma tra le fila dei protestanti dell'epoca (parliamo del '500) c'era Primož Trubar che è un personaggio importantissimo per la Slovenia.
Trubar è infatti considerato il padre della letteratura slovena. Fu sacerdote cattolico e, in seguito, pastore luterano in Germania. Ma soprattutto pubblicò, nel 1550, il primo libro stampato in lingua slovena, Katekizem (Catechismo), cui seguì l'Abecedarium (Abecedario), sempre nel 1550.
Primož Trubar passò anche da Gorizia, dove visse per un certo periodo, predicando la riforma protestante. Ancora oggi a Gorizia è presente una piccola chiesa riformata e una lapide ricorda il sacerdote sloveno in piazza Cavour.
Oggi in Slovenia è festa, i negozi sono chiusi, inclusi i centri commerciali.

AI VISITATORI

Ai visitatori-obiskovalcem Gentile visitatore e visitatrice di questo blog,ti ringrazio per l’attenzione che mi dedichi, è proprio la tua attenzione che mi motiva nel mio lavoro di blogger. Sono rimasta stupita dell'alto numero di visite, puoi collaborare pienamente a far vivere e migliorare questo blog con dei commenti che per me sono molto preziosi.

Frase du Dostoevski

 

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

Archivio blog

traffico

commenti recenti